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CAPPELLA DI SAN FRANCESCO

 

Conserva un fastigio d’altare seicentesco realizzato in stucco, al centro del quale, in una nicchia, vi è esposta la statua settecentesca di San Francesco di Paola, caratterizzata per avere il volto, le mani ed i piedi realizzati in cera.

Nato a Paola (Cosenza) nel 1416, da giovane San Francesco scelse la vita eremitica. Il suo esempio di santità, la sua spiritualità, la sua carità che si manifestò anche nella forma di miracoli, attrassero a Cristo molte persone. Fondò l’Ordine dei Minimi. Morì nel 1507 in Francia, dove era stato chiamato dal re Luigi XI ed aveva proseguito per 25 anni la sua missione di testimone di Cristo. È patrono della Calabria.

Al posto dell’altare, demolito negli anni ’60, vi è una teca a vetri ospitante la statua in legno di scuola napoletana di

Santa Filomena (XVIII secolo), con un abito in velluto di seta verde, pregevole testimonianza dell’arte serica che

ha reso Catanzaro famosa in Europa fino al XVII-XVIII sec.

Sulla parete di destra, una nicchia che custodisce un’effige della Madonna di Pompei. È un’immagine molto comune e venerata. Rappresenta la Vergine con il Bambino in braccio, mentre porge la coroncina del Rosario a S. Caterina da Siena e S. Domenico. Esprime il grande valore della preghiera del Rosario, tanto raccomandata dalla Vergine Maria come legame di amore e di protezione che unisce a lei il cuore dei figli.

In alto è da notare il dipinto ottocentesco raffigurante San Francesco di Paola mentre riporta in vita l’agnellino Martinello, episodio ben noto nella devozione popolare. La tela, recentemente rinvenuta in un archivio in condizioni precarie, è stata restaurata e qui esposta nel 2017.

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